Le due vie del destino
The Railway man
Le due vie del destino
AUTORE Eric Lomax
PAGINE 304
PREZZO € 14.90
FORMATO 14,4 x 22
ISBN 9788867311675
USCITA Agosto 2014
DESCRIZIONE /

Eric Lomax ha due passioni, le radio e le locomotive, oltre a un’enorme fiducia nel progresso e nell’ordine. Ma con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua placida esistenza di impiegato delle poste viene sconvolta per sempre.
Inviato dalla Scozia in Asia a contrastare i giapponesi, finisce nelle loro mani ed è impiegato, insieme a migliaia di altri forzati, nella costruzione della Ferrovia della Morte tra Birmania e Siam. Per ironia della sorte, le due grandi passioni segnano anche la sua terribile esperienza di prigioniero di guerra: le privazioni subite fino a quel momento si trasformano in incubo quando la polizia militare nipponica scopre che Eric e i suoi compagni hanno costruito una radio clandestina. Finito il conflitto, a nulla valgono i tentativi di dimenticare le torture subite. Dopo anni trascorsi in un tormentoso silenzio, per un caso fortuito Lomax scopre che uno dei suoi torturatori è ancora in vita. Con l’aiuto di una donna straordinaria, dovrà fare una volta per tutte i conti con il passato e affrontare il più atroce dilemma della sua esistenza: vendicarsi o perdonare? Esiste, per chi ha visto l’inferno, una possibilità di redenzione?

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RECENSIONI /
Amica
In Le due vie del destino di Jonathan Teplitzky (nei cinema da oggi) Colin Firth è Eric Lomax, personaggio che per gli inglesi è un’istituzione: uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di prigionia Giap in Birmania durante la Seconda Guerra mondiale (quelli de Il ponte sul fiume Kwai, per intenderci), ha scritto il libro omonimo da cui è tratto il film (da noi lo edita Vallardi), raccontando l’incubo della prigionia mai superato, che a un certo punto lo spinse a tornare e a trasformarsi nell’aguzzino del suo aguzzino del passato.
Corriere Della Sera
Siamo vicini al ponte sul fiume Kwai: ex ufficiale inglese scopre il carnefice giapponese ma incotra pure un grande amore. Sentimenti primari in match secondo le linee del libro biografico di guerra e pace "Le due vie del destino" di Lomax ridotto nel film d'attesa su redenzione e perdono
Famiglia Cristiana
Eric Lomax da soldato britannico fu fatto prigioniero dai giapponesi dopo la resa di Singapore. La mente di Eric è rimasta prigioniera di quei ricordi e in particolare di un soldato giapponese che lo torturò.

"Le due vie del destino" nelle sale dall'11 settembre, è ispirato all'omonimo best seller autobiografico di Lomax.

Iodonna.it
Vi ricordate Il ponte sul fiume Kwai? Era liberamente ispirato alla storia vera, cioè alla costruzione della Ferrovia della Morte: 400 chilometri di binari tra Thailandia e Birmania che i giapponesi fecero costruire ai prigionieri inglesi e australiani del 1942. Ne morirono 10mila per le condizioni ai limiti della sopravvivenza, le torture, le malattie.

Pochissimi decisero di raccontare. Tra questi Eric Lomax, che aveva 21 anni quando fu catturato e 40 anni dopo ha pubblicato il romanzo autobiografico "Le due vie del destino" (Vallardi).
Il Mattino
Il film, che uscirà il prossimo 11 settembre, tratto dal romanzo autobiografico "Le due vie del destino" è ispirato alla straordinaria storia vera di Eric Lomax, un reduce della seconda guerra mondiale afflitto dai ricordi drammatici dell'esperienza vissuta nei campi di lavoro per la costruzione dela "Ferrovia della Morte" in Thalandia
Panorama.it
Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Eric Lomax, edito in Italia da Vallardi, esce l'11 settembre al cinema Le due vie del destino - The Railway man, film dell'australiano Jonathan Teplitzky che affronta un pezzo di storia poco noto quanto terribile
Chi!
La vita di Eric Lomax, prigioniero di guerra in Asia.
Il Tempo
La storia di Eric Lomax è una storia vera. E la verità è generosa in modo spietato quasi, tanta è la sua fantasia. Eric viene assestrato prima come radiotrasmettitore, poi viene spedito a Singapore. C'è la guerra. Ogni essere umano smette all'istante di essere considerato tale. Torture fino allo sfinimento. Ma il corpo di Eric torna vivo in Inghilterra. Le ferite più profonde le riporta la sua psiche, e anche la sua anima sembra catatonica. A guarirlo tra i lunghi binari che attraversano l'angoscia sarà Patti, l'amore. E l'amore quando è vero può distruggere odio e rancore
Giornale Di Brescia
Fra i libri della Seconda guerra mondiale quello di Eric Lomax "Le due vie del destino" si può certo considerare uno fra i migliori; è un romanzo autobiografico avvincente e romantico, ma nello stesso tempo duro e crudele.

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