Felici senza Ferrari
Vivere con poco fa bene all'anima
Felici senza Ferrari
PAGINE 192
PREZZO € 13.50
FORMATO 12,3 x 18,5
ISBN 9788867315765
USCITA Novembre 2014
DESCRIZIONE /

COME USARE IL DENARO PER ESSERE FELICI: UNA GUIDA ZEN

Il libro di Koike, il cui titolo tradotto letteralmente è «Manuale per imparare a essere poveri», non è un inno alla povertà, ma una guida per mettere a freno il nostro consumismo.
I meccanismi innescati dal desiderio di possesso sono raccontati in modo semplice con un uso sapiente di esempi tratti dall'esperienza dell'autore: dalla sua subalternità al desiderio negli anni in cui era ancora uno studente, fino alla sua attuale «ricca vita da povero».
Un testo illuminante per imparare a vivere liberi dalla dittatura del denaro focalizzandoci sulle cose davvero importanti.

• Perché più cose possediamo meno sappiamo essere felici?
• Gli strumenti dell’infelicità
• Gli strumenti della felicità
• Acquistare ciò di cui si ha bisogno e non ciò che si desidera
• Una «rivoluzione» possibile

Donandoci le tecniche per liberarci del superfluo, il monaco giapponese ci illumina sul ruolo del denaro e ci mostra un metodo pratico per raggiungere la felicità. Anche senza denaro.

 
RECENSIONI /
Huffington Post
Il nocciolo della questione è fare a meno di pensare ai soldi.
Esiste una sensazione di felicità che si prova soltanto se si riesce a fare in modo di non pensarci. Perché alla fine si scopre che più cose possediamo e meno siamo felici. Più siamo fragili e più abbiamo bisogno di possedere cose. Così in “Felici senza Ferrari”  si scopre anche che per chi ha molto e per chi ha poco denaro, i rischi paradossalmente sono gli stessi. “Non c’è differenza tra chi ha molti soldi e chi cerca furiosamente di farli: gli uni come gli altri vengono sconfitti e dominati dal desiderio”. Eppure un modo corretto di usare il denaro per essere felici c’è.

http://www.huffingtonpost.it/2014/11/21/come-usare-il-denaro-per-essere-felici_n_6197736.html
Caffeinamagazine.it
Lo dicono tutti, ma forse non ne siamo abbastanza convinti, comunque è vero: i soldi non fanno la felicità, anzi spesso la tolgono, specie se pensiamo sempre a come farne di più. A tal proposito, Ryunosuke Koike – monaco buddhista della scuola Jodo Shinshu - ha scritto il libro Felici senza Ferrari (Vallardi) che, sintetizzando dice: se si vuole vivere bene, bisogna vivere con poco. Altrimenti la mente si stanca, non riusciamo a distinguere tra ciò che ci serve e ciò che non ci serve, viviamo pensando alle cose, ciò all’effimero. Quindi? Bisogna pensare meno ai soldi. Oppure ciao ciao, felicità. In effetti quello che possediamo non è quello che siamo. Ecco nove modi per usare il denaro per essere davvero felici

http://www.caffeinamagazine.it/benessere/5516-come-usare-il-denaro-poco-o-molto-per-essere-davvero-felici?start=12
Blogo
"Felici senza Ferrari", Vivere con poco fa bene all’anima, del monaco zen Ryünosuke Koike, pubblicato da Vallardi. Si tratta di un testo veramente illuminante per imparare a vivere liberi dalla dittatura del denaro (dittatura che in questo periodo, come ben sappiamo, sovrasta il mondo e con le continue diatribe in Europa è sempre ben più salda). L’invito del monaco Ryünosuke Koike è quello di focalizzarci sulle cose veramente importanti. All’orizzonte di questo manuale per imparare a essere poveri (che non è un inno alla povertà, ma una guida per mettere a freno il nostro consumismo) c’è il paradosso della felicità, che nel 1974 venne teorizzato da Richard Easterlin, docente di economia all’Università della California nonché membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze: stando a questo principio, durante la vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza.

http://www.booksblog.it/post/120936/felici-senza-ferrari-di-ryunosuke-koike
Elle.it
Felici senza Ferrari: è un titolo un po’ provocatorio quello del libro scritto dal giovane monaco giapponese Ryūnosuke Koike. Il lusso per molti resta un sogno, soprattutto in questi tempi di crisi. Forse proprio per questo motivo, questo volume è una lettura intelligente, perché ci aiuta a ripensare alla nostra vita e a dare meno peso al denaro e alle cose.
Koike è un figlio del priore di un tempio. In Giappone, questa nascita spesso significa la predestinazione a una carriera religiosa, un po’ come il figlio di un imprenditore sa di dover prendere il posto del padre alle redini dell’azienda. Ma Ryūnosuke non ne era così convinto. Era un ragazzo come tanti: gli piacevano soprattutto i vestiti alla moda. «Più ne compravo, meno mi bastavano, e così ne compravo ancora», scrive.

http://www.elle.it/Magazine/Felici-senza-Ferrari-libro-di-Ryunosuke-Koike
La Repubblica
Gli antichi rituali, rivisti e aggiornati, vengono importati da ogni angolo del mondo ma soprattutto dall'Oriente. Servono a staccarsi dalla schiavitù delle cose, come in Felici senza Ferrari di Ryunosuke Koike, manuale per concentrarsi su presente come insegna la mindfullness

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