Un articolo di Silvia Vegetti Finzi, apparso sul "Corriere della Sera" dello scorso 18 marzo, spiegava come i bimbi distratti non siano necessariamente bambini poco intelligenti. Anzi: secondo una ricerca dell'Università del Wisconsin, questi bimbi possiedono una migliore memoria operativa e risultano, in definitiva, più felici. Il libro di Béatrice Millêtre è appunto un elogio della distrazione, per i bambini contro le grettezze del nostro sistema scolastico, ma anche per gli adulti contro le convenzioni della nostra società che enfatizza la concentrazione mentale a discapito dell'emisfero destro: purtroppo, così facendo rischiamo che qualcosa vada irrimediabilmente perduto…
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